Lalena: Novecento femminile 

                                                    di Nicola Giocondo

Lalena, centenaria della profonda provincia italiana, attraverso i suoi ricordi rievoca, in un simpatico confronto con la nipote, generazione millennial, malinconie di un tempo e storie difficili, tormentate, spesso anche inquietanti delle donne del ‘900, i tentativi di un mondo misogino di svalutare la figura femminile, le difficoltà ad esternare le sensazioni e il proprio disagio aspirando alla libertà.

Confronti e ricerche di precise analogie tra due mondi, antico e moderno, che spesso sviluppano una crescente nostalgia per il passato.

Lalena racconta il punto di vista femminile, l’immaginario collettivo e modelli di comportamento fra tradizione e desiderio di emancipazione di adolescenti in fiore, adultere, angeli della famiglia, streghe, madri e mogli esemplari. Costrette in ruoli imposti, devono dimostrarsi all’altezza, realizzando il proprio sé attraverso il governo della loro natura.

Modernità e tradizione, spesso reputati in antitesi, vengono posti in raccordo, lasciando scoprire un modo di vivere la modernità tradizionalmente.

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Manuale di Food Deign

                                                     di Nicola Giocondo 

Il libro è dedicato al food design e si pone come obiettivo di proporre gli elementi di base per creare cibi sani, piacevoli e sostenibili attraverso l’uso ragionato di un insieme di competenze e conoscenze. 

Si tratta di una materia nuova, perciò suscettibile di approfondimento teorico e didattico. Mira a soluzioni di problematiche complesse come la salute ridefinendo il rapporto tra uomo, natura e cibo.

 Il cibo gratifica l’animo e ci dona delle emozioni ma il procedimento proposto non sfugge alle regole del progetto industriale: ne analizza il quadro culturale, fisico, economico-sociale e ne concettualizza la fattibilità in un unicum progettuale che includa le interazioni tra cibo e mangiatore. 

Il designer analizza le tendenze e le esigenze delle persone e le porta in cucina. Sociologo, psicologo, con conoscenze di cibo e fisiologia umana, biologia e marketing. 

Il libro affronta questi temi senza negare spazio e valore a ciò che è alla portata dei sensi e ai conflitti tra persona e cibo., proponendo al progettista di acquisire autonomia e consapevolezza attraverso esperienze culturali, cognitive ed emotive, nel rispetto della sicurezza e delle identità. Unico nel suo genere, è destinato al pubblico dei professionisti della nutrizione (cuochi, dietisti, nutrizionisti) ma può risultare gradevole anche ai semplici amanti della buona tavola.

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Chef: giacche lise e mani gonfie

di Antonio Palma

Passione Chef, il mestiere più ambito. Ma dietro fama e ricchezza, ci sono fatica, sacrificio, dedizione.

Lo chef Antonio Palma si racconta attraverso nitidi ricordi fin da quando aiutava la madre a preparare il pranzo e il padre a procurare gli ingredienti, a partire dal pescato, ma anche la vita folle e lo stress a cui sono sottoposti i maghi della cucina, che rendono questa professione, più che un mestiere, una vocazione con il gruppo che diventa famiglia da tenere unito e compatto e la cucina come prima casa e contadini, pescatori e fornitori i più preziosi alleati a cui dimostrare rispetto e lealtà. 

Una semplicità innata, disponibilità e una giusta dose di modestia sono le armi in dotazione per la ricerca dei riconoscimenti e il plauso dei clienti. 

Quello vissuto dallo chef è un mondo fatto di prelibatezza che presume capacità complessa e stressanti, di studio della materia prima, presentazioni del piatto, colori e sapori misti ad orari impossibili, carichi di lavoro e responsabilità, ben maggiori rispetto a quelle che riguardano qualsiasi altra professione.

Antonio mette in scena la spettacolarizzazione di un lavoro, un lavoro molto duro, più di quanto dichiarato dagli stessi chef noti anche in tv.

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Neurodiversità e natura

 L’Outdoor Education come didattica di elezione nelle neuropeculiarità. Una ricerca empirica
di Erica Talamonti

Nel mondo educativo si sta proponendo in maniera sempre più preponderante un approccio didattico basato sul rapporto con il mondo reale, in particolar modo in ambiente naturale, ed anche in Italia, nello specifico, si sta incardinando con successo la didattica esperenziale all’aperto (outdoor education).

Gli studi paiono indicare che questo tipo di didattica sia tanto più fondamentale ed efficace quanto più proposta in età acerba, in quanto le esperienze complesse tipiche dell’ambiente naturale tendono ad attivare un meccanismo emotivo-relazionale capace di sedimentare gli apprendimenti, sviluppare le strutture cerebrali necessarie a nuovi apprendimenti e attivare la motivazione all’apprendimento in un contesto istintivamente incentivante e rilassante.

Il giusto contesto, in pratica, per lo sviluppo delle Competenze Europee.

Questo lavoro vuole analizzare questo concetto nell’ambito della disabilità, e nello specifico vuole indagarne l’applicabilità nei casi di Neurodiversità.

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Cronache di gente felice

                                       Taccuinio qualianese

                                                di Davide Morgera

“Cronache di gente felice” è un caleidoscopio di ricordi legati ad un’infanzia e ad una adolescenza spensierata e gioiosa, alle tradizioni, agli amori, ai personaggi ‘curiosi’ del luogo, agli amici di scuola, a tutto quello che oggi sta scomparendo (i piccoli esercizi commerciali, le feste di paese, il quartiere visto come ‘famiglia allargata’) o che è già svanito (il bar che diventava ritrovo di ‘tipi’, il cinema come passatempo, il postino che si conosceva a menadito, il giornalino che fungeva da palestra del mestiere).

In tutti i casi, qualcosa ancora resta ed altro muta lungo lo scorrere del tempo. Si pensi, ad esempio, ai soprannomi, al rito dei fujenti, a qualche traccia di storia, spesso beffeggiata, ai bei rapporti umani ma anche ad una società contaminata da fattori esterni. “Cronache” è una riflessione sull’età dell’oro della vita paesana, di quando tutto era genuino e senza photoshop, di quando le famiglie entrarono nel boom economico per non uscirne più, delle lunghe estati al mare e della agognata spensieratezza. E forse lascia un po’ di amaro in bocca, chissà.

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Chi siamo

Carena è un’Associazione di Promozione Sociale no profit che persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

C.F.  95278100631 

Iscritta al Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale della Campania con decreto n. 755 del 26/07/2021

Iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore con decreto n. 938 del 30/10/2022

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